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Fabio Delizia Antroposofia Scienza dello Spirito Conferenze Seminari Video libri Antroposo
NOTE BIORAFICHE
note biografiche

Sono nato in Italia, in questo corpo, oltre mezzo secolo fa. Ho vissuto i miei primi 12 anni in mezzo alla Natura che amo e che ritengo una profonda maestra per tutti noi, oltre che una grande forza per ogni bambino che può crescere a contatto con Lei.


A 19 anni l’incontro con la morte di una persona cara ha risvegliato in me la necessità di capire la Vita, e quindi seppur in giovane età, mi incamminai nella mia ricerca che iniziò con un appuntamento in una piazza torinese dedicata a Sofia. A 21 anni ho incontrato l’AntropoSofia che fu per me una vera e propria rivelazione sulla via di Damasco. La cristologia fu per me la porta d’ingresso nell’antroposofia pur essendo  non religioso nel senso tradizionale del termine.


Il seguente settennio fu uno sperimentare vari gruppi, personalità e discipline che l’antroposofia mette a disposizione: praticai pittura, euritmia, scultura, arte della parola e ascoltai diversi relatori, oltre che naturalmente tuffarmi nello studio dei testi di Steiner. Un giorno a metà di quel settennio, mi capitò tra le mani un volantino fotocopiato in bianco e nero di un seminario sull’Apocalisse che si sarebbe tenuto a Roma.


La cosa che mi colpì di più, oltre al tema che da sempre mi attraeva, era il nome del relatore di cui avevo trovato pochi mesi prima un testo sulla Filosofia della Libertà: correva l’anno in cui si celebrava il centenario di quella pubblicazione fondamentale di Rudolf Steiner. Nel leggere quel libro oltre alla grande chiarezza di pensiero, avevo provato un profondo moto di gratitudine: decisi quindi di andare nella capitale ad ascoltare quel relatore e ringraziarlo per il testo sulla Filosofia della Libertà da lui scritto.


L’incontro con Pietro Archiati fu una svolta: iniziai a frequentare i suoi convegni in giro per l’Italia e, una volta tornato a casa, facevo relazioni agli amici e ai gruppi antroposofici che frequentavo.

Fu così che decisi quindi di iniziare a collaborare con lui e insieme ad alcuni amici, oltre che ad aiutare le varie case editrici che si sono susseguite nel pubblicare i suoi libri, fondammo prima il sito Liberaconscenza.it e poi l’etichetta “Scienza dello Spirito edizioni”, totalmente dedicata alla registrazione degli audio delle sue conferenze.

"Una cosa bella
è una gioia per sempre."

Mi son sempre piaciuti sia il viaggiare che l’arte, e così in quegli stessi anni, appena potevo girovagavo per il mondo: i siti dei misteri antichi e le grandi opere d’arte “mi chiamavano”. Ho avuto la fortuna di camminare in tantissimi luoghi del globo terrestre e questo ha contribuito a formarmi e ad avere una esperienza diretta di certe opere di cui poi  ho potuto parlare.


All’età di trentatré anni mi son trovato sulla tomba di Kaspar Hauser e questo fu una esperienza molto forte per me; nel Natale dello stesso anno, invitato da un’amica decisi di rendere pubbliche le conferenze che prima tenevo ad amici in forma privata nella mia mansarda.

Fu così che iniziai la mia carriera di oratore tenendo due conferenze, una sulle Fiabe ed una sul Natale, in una piccola scuola steineriana appena nata, ma che sorgeva in un luogo storico per l’antroposofia a Torino: era il trentatreesimo Natale della mia biografia.


I temi sull’arte e sul cristianesimo mi occuparono negli anni che seguirono, in cui ho avuto la fortuna di avere sempre più richieste come conferenziere.


A 35 anni ho scritto il mio primo libro su un luogo a me molto caro: la Cattedrale di Chartres.

 

Gli anni successivi mi regalarono diversi “eventi magici”. Eventi che non mi sarei mai aspettato, come il fatto di ricevere una e-mail dalla televisione nazionale russa Rossija1 che volle intervistarmi per una sua trasmissione dedicata a Leonardo dopo aver letto la mia piccola pubblicazione sul Cenacolo. Oppure il fatto di poter parlare “pubblicamente” a 42 anni, delle ripetute vite terrene di Leonardo nella stupenda cornice della Biblioteca Angelica di Roma (una delle prime biblioteche pubbliche al mondo e centro mondiale di studi agostiniani). In quella circostanza ebbi anche l’onore di avere il patrocinio del MBAC sul volantino e la prima copia della Divina Commedia stampata in Italia esposta per l’occasione.

 

Il settennio seguente è iniziato, e finito, con due interviste in un luogo a cui sono molto legato: la Sacra di San Michele, uno dei luoghi che amo da sempre e in cui ci vado almeno una volta all’anno. Proprio in quel luogo, nel 2012, registrai l’intervista per la trasmissione di Rai2 Voyager e, 7 anni dopo, ritornai lì per partecipare a un docufilm sulla linea dei monasteri micheliani in Europa. Linea nei cui luoghi ho viaggiato e che ho sempre sentito fortemente in me, fin dai primi anni di scoperta dell’antroposofia.


Nel Natale 2020, nelle notti sante e all’inizio del mio ottavo settennio, presi la decisione di creare questo sito e mi misi a lavorarci da subito, senza averne mai realizzato uno e pur essendo sempre stato abbastanza restio ad utilizzare i social o a pubblicare i miei lavori online.

John Keats —

Ho scelto questa frase del poeta inglese John Keats, per illustrare la sezione dedicata a quegli eventi che io definisco magici, speciali, successi durante il mio percorso di conferenziere (e non solo). La pronunciò un caro amico che ora ha passato la soglia (una persona che stimavo e stimo), alla fine del mio primo incontro con un gruppo svoltosi alla Cattedrale di Chartres; fu la sua risposta ad una mia domanda su cosa ne pensasse di quelle intense giornate passate insieme alla Cattedrale. Lui tacque un attimo, poi mi guardò accennando un sorriso e in inglese rispose: “A thing of beauty is a joy forever”. In effetti se per un attimo riusciamo a cogliere la Bellezza, la Verità e la Bontà insita in una cosa, in un’opera d’arte per esempio, questa non può che riempirci il cuore di gioia, e questa gioia è per sempre.

Questo è quello che è sempre successo a me gioendo dei capolavori artistici o di incontri come quelli che ho avuto la fortuna di vivere e realizzare nella vita; incontri che ho sempre chiamato “magici” e che mi hanno sempre riempito il cuore. Questo era ciò voleva dirmi il mio caro amico rispondendomi con la citazione di Keats dopo i tre giorni passati insieme nella Cattedrale, e questo è il motivo per cui ho scelto di chiamare così questa sezione del sito.

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Fabio Delizia Antroposofia Scienza dello Spirito Conferenze Seminari Video libri Antroposo

CAMMINANDO PER IL MONDO

CAMMINANDO PE IL MONDO
DICONO DI ME
dicono di me
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Fabio è una persona di cui è facile innamorarsi perché molto autentica. Nutre profondo rispetto per gli esseri umani ai quali si avvicina con una sensibilità unica.


Accanto ad una vita "normale" ha saputo coltivare costantemente la ricerca spirituale, approfondendo gli studi dell'antroposofia di Rudolf Steiner.


È anche un grande amante dell'arte! Sa cogliere il bello di un'opera con intuizioni originali e frequenti collegamenti tra il mondo materiale e quello spirituale.

Sabrina Degiovanni

(Maestra elementare)

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“Persona di grande umiltà ed umanità, dedito alla scoperta del vero in ogni aspetto della vita, sia materiale che spirituale. Uomo sincero, indomito ricercatore perennemente in cammino”.

Alessandra Miarelli

(Insegnate di danza e bio-ginnastica)

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“All'interno del mondo antroposofico, una voce appassionata e dedita alla ricerca senza pregiudizi. Un'anima calda che raccoglie la 'tradizione' per guardare verso il futuro”.

Elisa Martinuzzi

(Euritmista)

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“È facile dire che Fabio Delizia è un bravo oratore ... quando però ti accade che riesce a mantenere incollato alla sedia tuo fratello, ingegnere materialista che non tollera sentir parlare di mondi ultraterreni, perché per lui è assurdo... Beh allora è una sorpresa davvero strabiliante!!!


Ma non solo! È riuscito ad appassionarlo! “Mi raccomando”, mi ha detto, “voglio venire anche la prossima volta”... Ed io di stucco! Tutti i miei tentativi di coinvolgerlo negli anni erano falliti miseramente, con libri dimenticati nei cassetti e vari appelli inascoltati.

 

Fabio si è fatto sentire; ha trovato un angolo del suo cuore. Che dire? Hai fatto centro! Bravo!”.

Laura De Angelis

(Psicologa)

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Riesce a tenere conferenze molto complesse con una lucidità e padronanza dei contenuti.


Ma la sua particolarità sta nel fatto di apportare attraverso le opere d’arte che di consueto accosta ai concetti, l’equilibrio tra la verità del pensare ed il bello del sentire, e questo è un vero balsamo per l’anima.

Andrea Ferretti

(Artigiano)

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“L’immagine più immediata è: colui che risuscita le immagini, il re-suscitatore di immagini. Per gran parte di noi le opere d’arte, anche le più traboccanti di bellezza, sono ammutolite, non perché il tempo ne ha logorato i colori o le forme, ma perché ci è difficile udirne le “parole”, non ne superiamo lo strato più superficiale.


Il suo sguardo le compenetra, le vivifica, la loro bellezza torna a risplendere, ad avere voce. Le sue considerazioni sono restauri conoscitivi
che si creano dalle precise pennellate del suo pensiero, colorato dall’attenzione del cuore e animato da uno sguardo fiducioso sulle capacità dell’uomo di vincere le sfide. Arte e conoscenza si intrecciano a meraviglia
nel tessuto sociale di oggi e di sempre”.

Maria Nieddu

(Fondatrice de “Il Centro - Fondazione per l’Antroposofia” di Torino)

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“Per me Fabio riesce a "portar giù" concetti altissimi comunicando con un linguaggio moderno e chiaro che arriva anche a persone che magari non hanno mai sentito nulla di simile. Secondo me questa è la sua forza”.

Giorgio Bonicatto

(Impiegato)

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“Fabio è un divulgatore: nelle sue conferenze c’è apertura a nuovi mondi e visioni di sostanza palpitante, circostanziata, studiata ed esposta con serietà. Concetti generosamente condivisi con una sequenzialità rigorosa che è amore per la verità, coraggio delle proprie idee e rispetto per l'ascoltatore. L'inflessione della sua voce narrante parla dell'amore per la sua terra e le origini.


Chiede aiuto all'arte sapendola spirituale rappresentazione del mondo, la poesia delle immagini che sostanzia le sue parole, elevandole e permettendo a chi ascolta di continuare per proprio conto. Si intravede, alle spalle un grande studio, profondo e meditato. La ricerca di senso è un bisogno dell'uomo, l'offerta di un senso è il dono di Fabio”.

Elisabetta Munaro

(Psicologa)

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“E’ un ricercatore appassionato; quello che ho sentito in lui è la passione, il fuoco e la serietà della sua ricerca. Queste sono due cose che mi hanno profondamente colpito: il ricercatore appassionato e serio, ed anche una guida che ci porta a comprendere e conoscere noi stessi.


Ha una grande conoscenza che sa donare non da una cattedra ma che porge con la sua passione, con l’amore, e questo va veramente ad aprire il cuore e le menti, perché non è solamente quanto sa, ma è proprio l’amore con cui lo comunica; e poi questa passione, questa gioia che ha in questa sua ricerca. Questo è ciò che ho sentito e che ho amato in lui".

Anna Fermi

(Produttrice)

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“Come descrivere Fabio? La prima parola che mi è venuta in mente è che Fabio è un "giusto", attento alle storture
del mondo. E’ anche un generoso, che dà molto di sè per gli altri, con passione. E’ un lottatore, che non ha paura di dire ciò che pensa, e ha un occhio speciale per l'arte, che vede e interpreta da punti di vista profondi e inaspettati (cosa che gli accade spesso anche con la realtà)”.

Gianni Guglielmotto

(Impiegato)

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Fabio e' piu di un oratore. Trasforma il suo lavoro in una pratica spirituale e la sua Presenza influenza tutti i partecipanti delle conferenze a costruire il Nuovo Mondo.

Diego Rao

(Fotografo)

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“Ricordo con particolare soddisfazione gli incontri da lui condotti presso la Sacra di San Michele e le due diverse sessioni di studio (una non mi sembrava sufficiente per godere della bellezza del luogo) della incantevole cattedrale di Chartres
non lontana da Parigi, sempre con Fabio Delizia nella veste di preparato illustratore dei segreti e delle caratteristiche esoteriche e costruttive della cattedrale gotica per me più affascinante. Una delle doti di Fabio Delizia è la sua naturale capacità di rendere al pubblico in armonia una meticolosa ricerca delle fonti storiche e delle conoscenze con la sua innata e generosa empatia umana: le sue parole, rivestite di calore personale e di genuina spontaneità, arrivano dritte al cuore dell’uditorio, lo rapiscono e lo conducono per mano lungo il disvelamento dell’ ”umano” strettamente inteso.

 

Con gratitudine ringrazio la Provvidenza che ci ha fatto “ritrovare”, compagni di viaggio e di avventure nella nostra madre Terra. Grazie Fabio”.

Marco Donfrancesco

(Impiegato bibliotecario)

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